La maggior parte degli italiani, in maggioranza donne, hanno valori di colesterolo totale ” oltre 200. Alcuni registrano 240 e oltre.
I livelli elevati di colesterolo possono avere conseguenze deleterie per la salute, tra cui malattie cardiovascolari, ictus e infarto.
La medicina oggi tende ad abbassare sempre di più i limii massimi del colesterolo totale fin sotto i 200. E’ opportuno fare alcune distinzioni.
Per quanto riguarda il colesterolo “cattivo”, LDL, nei soggetti a basso rischio l’LDL non deve superare i 160 mg/dL, in quelli a medio rischio i 130 mg/dL, in quelli ad alto rischio i 100 mg/dL. Infine, in quelli ad altissimo rischio il colesterolo “cattivo” non deve superare i 70 mg/dL.
Il “rischio” è definito da parametri del paziente quali obesità, ipertensione, sedentarietà, fumo di sigaretta, diabete e patologie metaboliche in corso.
Per quanto riguarda il colesterolo “buono”, il livello di HDL non deve scendere sotto i 45 mg/dL nella donna e i 40 mg/dL nell’uomo”.
Questi limiti valgono sia per gli uomini che per le donne
Se un individuo ha un livello medio di rischio legato al colesterolo ma non è diabetico, ha la pressione che non dà problemi, non è in sovrappeso, svolge una buona attività fisica, non è certo in pericolo anche se il suo livello di colesterolo non è nei limiti. Al contrario, se un individuo ha livelli medi di colesterolo ma è iperteso, diabetico, in sovrappeso e non fa attività fisica, allora lui sì che è ad altissimo rischio e va trattato in modo aggressivo”.
In media, nella popolazione italiana il valore della colesterolemia è di 205 mg/dL negli uomini e 207 mg/dL nelle donne.
In Italia la statistica dice che 21 uomini e 25 donne ogni cento hanno il colesterolo alto, e cioè a più di 240, oppure sono sotto trattamento farmacologico.
Gli stili di vita anticolesterolo: alimentazione e movimento
- Una moderata attività fisica aerobica continuativa, ad esempio camminare a passo sostenuto per 45-60 minuti al giorno, salire le scale di casa a piedi, è di beneficio. Adattare l’intensità dell’esercizio in funzione delle proprie condizioni fisiche .
- Privilegiare gli alimenti ad alto contenuto di carboidrati complessi quali quelli presenti nei legumi, la frutta e la verdura .
Consumare con moderazione i grassi solidi, preferendo invece gli oli, che potranno essere scelti in base al gusto personale (olio extravergine di oliva).
Evitare i prodotti industriali che contengono “grassi vegetali idrogenati” e comunque troppo ricchi in grassi e zuccheri - Limitare formaggi, salumi od insaccati in genere.
- Privilegiare le carni bianche (pollo, tacchino, etc.) e consumare almeno due porzioni settimanali di pesce, che è ricco di acidi grassi omega 3 (il pesce azzurro dei nostri mari va bene).
- ammesso un po’ di vino a pasto (un bicchiere) nel fine settimana